Castellammare di Stabia
Castellammare di Stabia è un comune della Campania, in provincia di Napoli, dolcemente adagiato ai piedi del Faito, che insiste in un tratto ameno di costa laddove ha inizio la Penisola Sorrentina.
Gaudente di un clima salubre e temperato, l’odierna città di Castellammare di Stabia sorge sulle rovine dell’antica Stabiae (da cui trae parte del nome), luogo prediletto dai ricchi patrizi romani, fatalmente sepolto dalla disastrosa eruzione vesuviana del 79 d.C., che stessa sorte riservò alle vicine Pompei, Oplonti ed Ercolano.
Risorta dalle ceneri di pliniana memoria, la zona ben presto venne ripopolata per dar vita pochi secoli dopo alla città di Castellammare di Stabia.
La millenaria storia stabiana, nel Medioevo ebbe ad arricchirsi di altre due vicende degne di cronaca, quando nel VI secolo la città elevò agli onori religiosi il vescovo Catello, poi divenuto santo e acclamato patrono e protettore cittadino; e circa 5 secoli più tardi, quando per volere del Duca di Sorrento, su di un’altura stabiana, venne edificato a difesa dei confini del proprio ducato, un Castello con muraglia di contenimento a scendere verso il mare (dal quale si suppone, trae origine l’altra parte del nome della città).
L’aria salubre e l’incantevole veduta panoramica mirabile da Castellammare (che come noto si estende sul mare, ma è protetta alle spalle dai verdi monti), diedero alla città una tale fama che la nobiltà italiana ed estera.
Vi si stabilì per risiedervi nel periodo della calura estiva, un esempio su tutti che lascia immaginare il fermento di vita dei personaggi dell’epoca, è dato dai regnanti di casa Borbone, che vi fecero edificare un imponente reggia (attualmente in fase di fine restauro) decidendo che questa città di mare potesse essere anche il luogo ideale per la costruzione del Real Cantiere Navale.
Castellammare che ha dato i natali a Giuseppe Bonito (autore di apprezzatissime opere pittoriche), a Luigi Denza (famoso per aver musicato la celebre “Funiculì Funiculà”) e a Raffaele Viviani (poeta e commediografo, che con le sue opere teatrali ha celebrato la napoletanità nel mondo).
Oggi è un Centro turistico, dalle notevoli potenzialità: gli scavi archeologici, il mare, i monti e il termalismo (le due strutture termali esistenti utilizzano solo una parte delle 28 sorgenti di acque minerali naturali differenti che sgorgano in città), tanto per citarne qualcuna, sono solo alcune delle innumerevoli attrattive offerte dal territorio.
Tra i tanti punti di interesse artistico/religioso ricordiamo:
Chiese: Concattedrale (in cui è presente la cappella del santo patrono San Catello), Basilica Madonna di Pozzano (dove è conservata l’immagine della Madonna, dipinta su tavola, che venne ritrovata in un pozzo verso la fine del XI secolo).
Archeologia: Ville Romane (Villa Arianna, Villa San Marco, Villa del Pastore, Secondo Complesso), Grotta San Biagio (un antico tempio, ricavato nella roccia di tufo ai piedi della collina di Varano, sito chiuso al pubblico), Museo Diocesano (di recente apertura, espone numerosi reperti, di epoca compresa tra il II e il VI secolo d.C., rinvenuti da scavi locali)
Le acque (Acqua Muraglione, Acqua Solfurea, Acqua Solfurea Carbonica, Acqua Solfurea Ferrata, Acqua Stabia, Acqua Acidula, Acqua Ferrata, Acqua Magnesica, Acqua Media, Acqua Pozzillo, Acqua San Vincenzo, Acqua Acetosella, Acqua della Madonna, Acqua San Giacomo, Acqua Rossa, Acqua Ferrata)
Tra i monumenti ricordiamo la cassarmonica, un padiglione musicale in stile moresco di straordinaria bellezza, realizzato su progetto dell’architetto stabiese Eugenio Cosenza e consegnato alla cittadinanza nel lontano agosto del 1911.
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