Teatro di San Carlo
Il Real Teatro di San Carlo, più noto come Teatro San Carlo, è il teatro lirico della città di Napoli, fra i maggiori del mondo.
È il più antico teatro d’opera europeo, fra quelli oggi esistenti, ed uno tra i più grandi teatri italiani.
Riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, può ospitare tremila spettatori e conta cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo.
Inoltre è presente un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico lungo circa trentacinque metri.
Inaugurato nel 1737 per volontà di Carlo I di Borbone su progetto di Giovanni Antonio Medrano, con l’opera Achille in Sciro di Domenico Sarro e libretto di Pietro Metastasio.
Nel 1767 Ferdinando Fuga esegue gli interventi di rinnovamento in occasione del matrimonio di Ferdinando IV con Maria Carolina.
Lo stesso Ferdinando Fuga nel 1778 ridisegna il boccascena.
Nel 1770 era stato ospite del teatro (solo come spettatore) il giovane Mozart.
Nel 1799, durante la Repubblica Napoletana, assunse la denominazione di Teatro Nazionale di San Carlo, per tornare alla precedente denominazione dopo la caduta della repubblica.
Nel 1809 Gioacchino Murat incarica l’architetto toscano Antonio Niccolini per il progetto della nuova facciata principale.
La facciata fu eseguita in stile neoclassico, ispirandosi al disegno di Pasquale Poccianti per la Villa di Poggio Imperiale di Firenze.
Nel 1860 con l’unità d’Italia comincia un lungo periodo di decadenza e abbandono del teatro
l 23 gennaio 2009 il Teatro di San Carlo è stato restituito alla città, dall’impresa che ha curato la prima fase dei lavori di ristrutturazione e restauro, coordinati dall’architetto Elisabetta Fabbri.